giovedì 11 marzo 2010

Topo vecchio fa buon brodo


E' apparsa in questi giorni sulla Gazzetta dello Sport la pubblicità dell'ennesima collana di fumetti allegata al quotidiano. Questa volta tocca a Topolino, del quale vengono ripescate le storiche tavole di Floyd Gottfredson, ricolorate e ritradotte per l'occasione.
Verranno riproposte settimanalmente 45 anni di storie create da uno dei massimi padri del Topo oramai perse nel tempo perché fino ad oggi pubblicate solo in parte su varie ristampe anastatiche curate da appassionati ma mai riedite in modo organico e completo. L'iniziativa della Rosa (congiuntamente al Corriere della Sera di quel De Bortoli che lavorò nella redazione del Corriere dei Ragazzi, sarà un caso?) percorre i sentieri della memoria, allegando ad ogni uscita anche una copia anastatica dei primissimi numeri del Topolino Libretto e mirando a quanto pare ad un target di appassionati del fumetto che vogliono colmare una lacuna editoriale imperdonabile, o che semplicemente vogliono riassaporare i sapori della loro infanzia riprendendo tra le mani quegli albi un po' demodé ed un po' ingenui.
Una scelta che segue quella di altre due collane da edicola: una è stata quel "I Maestri del Fumetto", oramai terminata, che dopo un avvio un po' banale ha ripubblicato veri e propri capolavori da tempo latitanti sia in edicola che in fumetteria, e l'altra è quella "Cento Anni di Fumetto Italiano", ancora in corso, che ad ogni uscita affianca al personaggio principale a cui è dedicato il volume altre storie meno conosciute di eroi di carta le cui gesta si accomunano al tema principale.
Stiamo quindi assistendo ad un'opera di recupero della memoria storica del Fumetto che, a ben riflettere, solo gli editori dai grandi numeri che si affidano alle edicole possono permettersi di sostenere, e pian piano iniziano a farlo.
A questo punto voglio personalmente ben sperare in un prossimo recupero di altri miti delle nuvole parlanti scomparsi da troppo tempo dagli scaffali che meriterebbero di essere portati all'attenzione di un pubblico che, a quanto pare, gli esperti di marketing degli editori iniziano a rivalutare come veri appassionati.
Staremo a vedere, intanto dal 22 marzo vedremo, per soli 2,99 euro, come hanno deciso di curare questo piccolo miracolo gottfredsoniano.

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