giovedì 26 agosto 2010

Un nuovo articolo


Torno a scrivere qui sul blog dopo un po' di tempo, utilizzato per sistemare un po' di cose, e lo faccio segnalandovi un mio articolo su "La Dottrina", di Bilotta e Di Giandomenico, che Lo Spazio Bianco mi ha pubblicato.
Chi di voi fosse interessato a leggerlo lo può trovare seguendo questo link.

martedì 6 luglio 2010

Nuovo Forum


Nei giorni scorsi due forum che trattavano di collezionismo di fumetti, e che seguivo con assiduità, hanno chiuso i battenti, o lo faranno a brevissimo.
Le cause sono da ricercarsi tra mille, a partire dall'impegno di tempo che la gestione (esemplare) di un forum comporta e che sottrae tempo alla crescita del sito collegato, oppure a chissà quanti altri motivi, ma la conclusione resta la stessa. Si sceglie di chiudere, e gli utenti ma sopratutto gli appassionati restano senza un luogo dove poter discutere fino allo stremo di edizioni, particolari, stati di conservazione e tante altre cosette che fanno la gioia e la maledizione di chi investe il suo tempo libero e le sue risorse nel collezionismo di fumetti.
A questo proposito, proprio per dare un nuovo luogo di ritrovo a questi amanti dei comics, è nato un nuovo forum dedicato al collezionismo: si chiama Vintage Comics e lo trovate qui.
L'iniziativa mi vede tra i promotori, infatti ho dovuto sottrarre un po' di tempo alla gestione di questo blog, ma dopo aver messo in carreggiata e dato il via all'iniziativa sembra proprio che la nave veleggi per bene, quindi è con soddisfazione che ne annuncio il varo.
A rileggerci quindi, oltre che su queste pagine, anche di la.

giovedì 17 giugno 2010

Se ne è andato Al Williamson


Lo scorso 12 giugno è deceduto Al Williamson, disegnatore americano attivo dagli anni '50.
Nato nel 1931, Williamson si fece le ossa nella Burne Hogart's Cartoonists and Illustrators School. Ha lavorato presso le maggiori case americane, sia come disegnatore che come inchiostratore anche di artisti del calibro di Jack Kirby. Dalla sua matita sono uscite le tavole di un rinato Flash Gordon negli anni '60, delle trasposizioni a fumetti dei film della saga di Guerre Stellari negli anni '70-'80, e le chine di personaggi come Daredevil e Spider-Man per la Marvel negli ultimi anni della sua lunghissima carriera.
Riassumere tutto l'operato di Al Williamson è quasi impossibile, 50 anni di carriera sono davvero lunghi e fruttuosi, sopratutto di una carriera come la sua. Potete trovare un ampio dettaglio su Wikipedia. Tra i numerossimi premi ricevuti spiccano gli Eisner Awards, compreso un Hall of Fame, e tanti Harvey Awards.
Una singolare coincidenza ha fatto si che Al Williamson si sia spento a poche settimane dal suo amico e collaboratore Frank Frazetta, con il quale ha spesso lavorato e con cui, insieme ad altri, aveva formato un gruppo conosciuto con il nomignolo di "Fleagle Gang".

giovedì 3 giugno 2010

Umpa-Pah il Pellerossa


Ancora una volta gli amici del sito Collezioneggio.com hanno pubblicato un mio articolo, questa volta incentrato su Umpa-Pah, il fratello maggiore ma più sconosciuto di Asterix.
Il tutto lo trovate qui.
A chi volesse leggerlo, buona lettura :)

lunedì 24 maggio 2010

E' passato il Comics Day... chi l'ha visto?


Anche quest'anno è stato celebrato il Comics Day, lo scorso 21 maggio.
Non so quali siano stati i risultati in generale nella penisola, per quello che ho potuto vedere di persona posso testimoniare la sensazione che ho avuto: una sorta di scusa per potersi incontrare in fumetteria tra i soliti appassionati per un motivo ufficiale, invece che farlo come tutti i giorni senza motivo apparente.
Qualcuno di voi altri ha per caso visto in TV o sentito alla radio (esclusa Radio DJ, a quanto pare), notizie della manifestazione? qualcuno di voi ha saputo degli eventi vicino casa sua e li ha frequentati, scorgendo tra la folla volti nuovi, leve fresche tra gli appassionati? io no.
Laura Scarpa su Facebook si chiede se serva spendere i soldi così, io invece mi chiedo a cosa serva una manifestazione fatta in questo modo, perché l'ho trovata praticamente rivolta a chi è già appassionato, e quindi semplicemente inutile se lo scopo è quello di aprire il fumetto al mondo "esterno".
Penso che il motivo sia principalmente uno: non esiste una figura associativa "istituzionale" che rappresenti il fumetto in nessuno dei suoi aspetti (creatori - venditori - fruitori) che possa farsi carico dell'ispirazione di iniziative a livello nazionale, o almeno del coordinamento delle varie realtà locali. Ne esisterà mai, penso, troppi campanili oltre i quali volgere lo sguardo. E quindi il respiro nazionale che si prova a dare all'iniziativa è perso in partenza. Può funzionare più o meno bene a livello locale, ma per questo potrebbero bastare le miriadi di mostre e manifestazioni che si tengono un po' dovunque. Solo che anche loro stentano, arrancano, annaspano, schiacciate spesso dal peso dell'immensa mole di lavoro da fare ripartita sulla schiena di troppi pochi eroici organizzatori armati principalmente di buona volontà, ma il più delle volte ferratissimi sull'arte delle nuvole ma scarsamente preparati ai rapporti con le istituzioni e con la stampa.
Le mostre e manifestazioni (Napoli o Lucca ad esempio) che sanno reggersi sulle proprie gambe e riescono ad autopromuoversi (perché più sono conosciute e più crescono) ed ad arrivare sui media nazionali sono pochissime, la maggioranza spesso fatica ad arrivare alla pagina di cronaca locale del quotidiano di zona. E non parlo solo della mostra del fumetto di Poggiovattelapesca, ma anche di nomi più illustri.
Si vuole fare qualcosa per il fumetto? che si inizi ad aiutare in qualche modo gli organizzatori a diventare "professionali" nelle loro manifestazioni, si prema verso le redazioni culturali dei quotidiani, settimanali, mensili, che pubblicano le classifiche dei libri (che non fanno loro, le ricevono e le passano come le trovano) e gli si passi le classifiche dei fumetti (in fondo è un servizio in più che darebbero sulle loro pubblicazioni senza lavorare comunque). E' un lavoraccio, non si sa chi possa farlo e come fare a pagarlo? posso suggerire ai siti più strutturati e famosi di provare a farlo, magari la piccola scritta "a cura della redazione di" può essere un piccolo incentivo.
Lo so che tutte queste parole sono una specie di sfogo nel vento, ma mi girano se penso che si provi a far pubblicità al mondo dei fumetti trattandolo alla stregua di sanvalentini, mamme, papà, nonni e compagnia bella. Anche perché questi citati solitamente hanno dei gruppi economici che spingono alle spalle, per poter vendere i regali per le varie occasioni.
E noi?

venerdì 21 maggio 2010

Buon Comics Day


Oggi viene celebrata in Italia la Giornata del Fumetto, ed in tutta la penisola si susseguiranno iniziative di varia natura per dare visibilità ulteriore a questa forma di comunicazione. Cercate in Rete, chiedete alle vostre fumetterie e troverete sicuramente occasioni per incontrare più da vicino gli operatori del settore ed altri appassionati come noi.
Qui a Pescara la giornata sarà celebrata con una lunga maratona, dalle 10,00 alle 24,00 (ed oltre?) presso la fumetteria Acme Fumetti, in via Bologna (dietro il liceo classico).
Il menù degli appuntamenti è ricco, quindi il consiglio è di farci un salto come possibile, ed anche più volte in giornata.
Tra le altre cose c'è una esposizione di tavole originali e disegni di vari artisti della nona arte, con opere davvero notevoli.
Quindi, a questo punto, auguro un buon Comics Day a tutti :)

martedì 11 maggio 2010

Addio Frank


Ieri, a 82 anni, è morto Frank Frazetta.
Penso che sia stato senza ombra di dubbio uno dei Maestri dell'illustrazione Fantasy: il suo tratto morbido e pieno unito alla sapienza nel dosare la luce e plasmare le figure sono state, oltre che la sua cifra stilistica, anche il punto di riferimento di una intera generazione di illustratori. Frazetta è stato un mago nell'uso della tecnica ad olio, ma altrettanto valido nell'adoperare acquerelli, inchiostri o matite. Le sue illustrazioni per Conan, per Vampirella o per Tolkien, per fare tre soli esempi, sono entrate nell'immaginario collettivo tanto degli appassionati che di chi di illustrazione o fumetto non si interessa, ma sa riconoscere il tratto magari da un manifesto o da una cover di un album discografico, pur senza saper abbinare un nome a quell'immagine.
Cercate le opere di Frazetta sulla Rete, e vi accorgerete che tante volte avete acquistato un libro o un fumetto per "colpa" delle sue copertine, veri e propri capolavori ai quali è impossibile resistere. Da oggi il mondo dell'Arte visiva è un po' più povero.

venerdì 7 maggio 2010

Il termine della Dottrina


In concomitanza con la Mostra del Fumetto di Napoli è uscito il quarto volume de "La Dottrina" (Magic Press, brossurato, 56 pp. colore, 8 euro) scritto da Alessandro Bilotta e disegnato da Carmine Di Giandomenico. Finalmente in questo modo, ad otto anni di distanza dall'uscita del terzo volume, si chiude l'arco narrativo di quella che è una storia ricca ed intensa con un albo dove ogni nodo arriva al pettine e tutto viene inquadrato sotto la luce definitiva.
Ottime le prove degli autori, con una sceneggiatura all'altezza delle aspettative e delle tavole magistrali. Avevo il dubbio che lo stacco temporale così accentuato tra il terzo ed il quarto volume si notasse eccessivamente: le esperienze e la maturazione artistica dei due autori, arricchita da otto anni di opere in più, avrebbe potuto rendere evidente uno scalino percettivo che invece, anche se esiste, non si nota o quasi.
Se avete già letto i tre albi precedenti non potete esimervi dall'acquistare questo volume, e se invece non lo avete fatto questo è il momento giusto per rimediare. Magic Press ha ristampato l'intera serie proprio per l'occasione ed è possibile quindi recuperare l'intera opera e leggerla tutta di un fiato, apprezzando così uno dei lavori più interessanti che il panorama fumettistico italiano ha prodotto da un po' di tempo a questa parte.

martedì 4 maggio 2010

Torna l'appuntamento teramano


Torna la manifestazione "Teramo Comix", giunta quest'anno al diciottesimo appuntamento. A partire dalla mattinata di venerdì 7 maggio infatti si riaprono i battenti di questo evento, che si protrarrà fino a domenica 9 maggio.
Durante i tre giorni della manifestazione è prevista la presenza di vari autori, quali Bianchini e Venturi, disegnatori di Tex, Chiaverotti e Pugliese (Brandon), i fratelli De Vitto (disegnatori di Zagor e autori della locandina della manifestazione), Carmine Di Giandomenico (autore Marvel), Edoardo Morricone e Aldo Iuliano. Come da tradizione, le Poste Italiane presenteranno due annulli filatelici durante le giornate di sabato e domenica. Gli annulli figurati rappresenteranno i personaggi di Zagor e di Tex Willer. Per completare il quadro sarà anche assegnato un premio al miglior cosplayer, e sarà prevista una sezione dedicata ai giochi di ruolo.
Tanta carne al fuoco quindi per un appuntamento che vale la pena di non perdere, anche per farsi un giro tra i vari stand e magari riuscire a trovare il fumetto che stavamo cercando per completare la nostra collezione...
Ad incontrarci a Teramo quindi.

giovedì 29 aprile 2010

A lezione dal Maestro


Rizzoli ha pubblicato nella collana BUR 24/7 un volume di Will Eisner, intitolato "L'Arte Del Fumetto" (brossurato, con sovracoperta a colori, 355 pp. b/n- colore, euro 25,90). Il sottotitolo, "Regole, tecniche e segreti dei grandi disegnatori" è di quelli che potrebbero far storcere il naso ("uhm, il solito manuale che promette tanto e non da niente se non chiacchiere e aria fritta...") se non ci fosse la firma di Eisner sulla copertina. Se un premio che equivale agli Oscar per i Fumetti porta il nome del Maestro americano un motivo ci deve pur essere, e ci porta a dare retta al sottotitolo, che per una volta si rivela profetico.
Infatti questo volume è semplicemente strepitoso e mantiene le promesse fatte da quella piccola frase in copertina. Il libro nasce dall'unione di due lavori eisneriani, "Comics and sequential art" e "Graphic storytelling and visual narrative" e fa uso di tavole, oltre che ovviamente dello stesso Eisner, di autori straordinari come ad esempio Robert Crumb o Milton Canniff per dare una forma visuale alle varie regole narrative illustrate nel testo.
Un libro che rende giustizia all'opera alla quale Will Eisner si è dedicato per la maggior parte della sua vita, quella di rendere evidente a tutti che quello dei comics è un linguaggio artistico con le sue basi e le sue regole, che nulla ha da invidiare alle altre forme espressive.
Penso che sia un volume che ogni appassionato di fumetti deve leggere, sia che faccia parte del vasto schieramento dei semplici appassionati che, a maggior ragione, se fa parte della sfera degli addetti ai lavori, o si appresta a provarci.

lunedì 19 aprile 2010


Sul sito Collezioneggio.com è stata pubblicata un'intervista a Paolo Cossi, autore del volume "Un Gentiluomo di Fortuna", primo capitolo di una storia che ripercorre romanzandola la vita del Maestro di Malamocco, Hugo Pratt.
L'intervista è a firma di Enza Mandelli e del sottoscritto. Se vi interessa, la trovate qui.

martedì 30 marzo 2010

Il fumetto per la ricostruzione dell'Aquila


Voglio segnalare questa bella inziativa segnalata sulla home page di Spoleto Fumetto. I curatori della manifestazione hanno organizzato una mostra mercato di tavole originali di artisti il cui introito sarà utilizzato per il restauro della Fontana di Piazza San Marciano, nel centro storico dell'Aquila.
Riporto l'iniziativa con doppia soddisfazione, quella di abruzzese e quella di appassionato di comics.
Di seguito il testo che spiega tutto, così come riportato sulla home page a firma di Vincenzo Cerami, scrittore e in questo caso anche (e soprattutto) Assessore alla Cultura del Comune di Spoleto.

I GRANDI ARTISTI DEL FUMETTO A SPOLETO PER L'ABRUZZO
a cura di Janine Cukierman

Il terremoto del 6 aprile del 2009 ha devastato città e luoghi d’Abruzzo ricchi di bellezze di immenso valore storico e artistico. È in nome dei nostri antichi maestri, umili costruttori del bello, che Spoleto si è rivolta agli autori del fumetto, del disegno e dell’illustrazione, affinché potessero esprimere affetto e solidarietà alle comunità abruzzesi così duramente colpite, e ribadire l’alto e insostituibile valore dell’arte nella nostra epoca.

In quanto scrittore, già prima che assessore ai Beni culturali della stupenda città di Spoleto, famosa per la sua vocazione alla bellezza, ho chiesto agli artisti mondiali del fumetto di offrire uno o più esemplari originali della loro opera, per contribuire al restauro di un monumento storico lesionato dalla calamità.

Con i lavori degli artisti, giunti dall’Italia e dall’estero, Spoleto ha organizzato una importante mostra-mercato e redatto un catalogo delle opere esposte. Il ricavato delle vendite sarà consacrato al recupero della trecentesca fontana di Piazza San Marciano, nel centro storico dell’Aquila.

Vincenzo Cerami Scrittore e Assessore alla Cultura di Spoleto

Gil Jourdan su Collezioneggio.com


E' stato pubblicato oggi dagli amici di Collezioneggio un mio articolo su Gil Jourdan, il personaggio nato dalla fervida immaginazione di Maurice Tillieux e del quale la Planeta sta ripubblicando l'integrale in quattro volumi.
Ringrazio Collezioneggio per l'ospitalità, ed a chi fosse interessato a dare un'occhiata al mio articolo basterà seguire questo link :)

martedì 23 marzo 2010

E il papà di Fulvia se ne è andato


E' morto Emanuele Pirella, pubblicitario, giornalista ed autore di satira. Pirella è stato uno dei maggiori pubblicitari degli anni passati, creatore di innumerevoli tormentoni entrati a far parte del lessico quotidiano degli italiani (come esempio bastino "la banana 10 e lode", o il "Nuovo? no, lavato con Perlana") e fondatore di una delle maggiori agenzie pubblicitarie nel nostro paese.
Ma in questa sede voglio ricordare Pirella come autore di satira, insieme a Tullio Pericoli, con lavori pubblicati su Repubblica, l'Espresso, Linus ed il Corriere della Sera. In particolare la coppia ha dato vita ad un personaggio che si è ritagliato il suo spazio nella satira italiana, quella Fulvia che dalle pagine della Repubblica con la strip "Tutti da Fulvia sabato sera" ha per anni preso in giro gli italici salotti buoni con una satira garbata ma pungente e puntuale, che non aveva mai bisogno di ricorrere ad un linguaggio greve o a facili cadute di stile per ridicolizzare fatti e costumi di una società che voleva quasi sempre apparire, ma spesso si dimenticava di essere, prima di tutto.
Insieme a Pericoli, che la disegnava, Pirella ha contribuito a far sorridere (e pensare) i lettori di Repubblica con le sue tavole, che furono raccolte anche in un volume da Garzanti nel 1987, intitolato "Tutti da Fulvia". Nella controcopertina Oreste del Buono così commentava: "Ogni epoca ha la propria Madame Verdurin e Tullio Pericoli (disegni) ed Emanuele Pirella (testi) ci hanno gratificato della nostra Madame nella persona di Fulvia che inesorabilmente ogni sabato sera raduna tutti quelli che, quanto ad intellettualità, contano qualcosa e credono di contare di più, quelli che non contano nulla, ma si comportano come se contassero, quelli che forse hanno contato, ma non contano da un pezzo e cominciano addirittura a sospettare di non aver contato mai."
Sono passati più di venti anni, ma a quanto pare le cose sono cambiate poco. Ed Emanuele Pirella lo sapeva già allora.

giovedì 11 marzo 2010

Topo vecchio fa buon brodo


E' apparsa in questi giorni sulla Gazzetta dello Sport la pubblicità dell'ennesima collana di fumetti allegata al quotidiano. Questa volta tocca a Topolino, del quale vengono ripescate le storiche tavole di Floyd Gottfredson, ricolorate e ritradotte per l'occasione.
Verranno riproposte settimanalmente 45 anni di storie create da uno dei massimi padri del Topo oramai perse nel tempo perché fino ad oggi pubblicate solo in parte su varie ristampe anastatiche curate da appassionati ma mai riedite in modo organico e completo. L'iniziativa della Rosa (congiuntamente al Corriere della Sera di quel De Bortoli che lavorò nella redazione del Corriere dei Ragazzi, sarà un caso?) percorre i sentieri della memoria, allegando ad ogni uscita anche una copia anastatica dei primissimi numeri del Topolino Libretto e mirando a quanto pare ad un target di appassionati del fumetto che vogliono colmare una lacuna editoriale imperdonabile, o che semplicemente vogliono riassaporare i sapori della loro infanzia riprendendo tra le mani quegli albi un po' demodé ed un po' ingenui.
Una scelta che segue quella di altre due collane da edicola: una è stata quel "I Maestri del Fumetto", oramai terminata, che dopo un avvio un po' banale ha ripubblicato veri e propri capolavori da tempo latitanti sia in edicola che in fumetteria, e l'altra è quella "Cento Anni di Fumetto Italiano", ancora in corso, che ad ogni uscita affianca al personaggio principale a cui è dedicato il volume altre storie meno conosciute di eroi di carta le cui gesta si accomunano al tema principale.
Stiamo quindi assistendo ad un'opera di recupero della memoria storica del Fumetto che, a ben riflettere, solo gli editori dai grandi numeri che si affidano alle edicole possono permettersi di sostenere, e pian piano iniziano a farlo.
A questo punto voglio personalmente ben sperare in un prossimo recupero di altri miti delle nuvole parlanti scomparsi da troppo tempo dagli scaffali che meriterebbero di essere portati all'attenzione di un pubblico che, a quanto pare, gli esperti di marketing degli editori iniziano a rivalutare come veri appassionati.
Staremo a vedere, intanto dal 22 marzo vedremo, per soli 2,99 euro, come hanno deciso di curare questo piccolo miracolo gottfredsoniano.

martedì 9 marzo 2010

Una Porta da aprire


Ci sono autori che sanno parlare di cose pesanti con un tocco leggero. Walter Chendi è uno di questi, e lo dimostra con il suo "La porta di Sion" (Edizioni BD, Cartonato, 112 pp. B/N + Colore, 12 euro), una storia ambientata a Trieste nel 1938 in pieno periodo di leggi razziali. Come altre volte Chendi narra la sua terra (è nato proprio a Trieste nel 1950) ma in questo caso la sua città è quasi un pretesto, un palcoscenico naturale e spontaneo dove ambientare i fatti.
Nel volume viene raccontata la storia di un giovane ebreo italiano, Jacob Ferrara, che si trova a dover affrontare suo malgrado un duplice viaggio: quello più visibile, il tragitto che lo porterà lontano dal suo Paese che lo allontana perché ebreo, e quello più forte, il trasformarsi da adolescente in uomo. Una storia di formazione che racconta le leggi razziali del ventennio attraverso i loro effetti, ambientata come si diceva in quella Trieste che, già sede di una delle maggiori comunità ebraiche italiane si ritrova ad essere la porta di confine attraverso la quale gli ebrei (italiani ma non solo) si allontanavano da una Patria che non li riconosceva più come suoi cittadini e si imbarcavano per lo stato di Israele, attraversando appunto quella Porta di Sion richiamata nel titolo.
La storia ci accompagna attraverso poche giornate del 1938 che si riveleranno cruciali per il giovane Jacob. Giovane Balilla, come tanti suoi amici, ma ebreo, il ragazzo si ritrova inquadrato sotto il palco dove Mussolini tiene, proprio a Trieste, il discorso che esalta le leggi razziali. In quel momento Jacob si accorge di essere diverso, nonostante la divisa, e le sue giornate trascorreranno attraverso episodi che lo convinceranno sempre più di questo. Nello stesso tempo il giovane si ritrova a vivere le sue prime pulsioni amorose, ed a conoscere quella che si rivelerà poi essere la seconda porta attraverso la quale transiterà la sua crescita.Il viaggio che Jacob si troverà ad affrontare al termine del volume lo condurrà quindi verso un destino che noi lettori comunque conosciamo già fin dall'inizio.
Nonostante il soggetto non sia propriamente facile, Chendi lo affronta con levita' e tranquillità, riuscendo a trasmettere appieno il senso drammatico di quei giorni andati (ma sono andati davvero?) e allo stesso tempo l'allegria e la gioia della crescita sentimentale di un adolescente, nonostante i tempi in cui si trova a vivere.
L'autore disegna le sue tavole ispirandosi nel tratto a quella linea chiara, morbida ed essenziale pur piena di particolari, che ricorda molto Giardino e che daltronde lo stesso Chendi ci dice essere un suo maestro. Un tratto che gli è utile per sottolineare la dolcezza con la quale racconta le sue storie, colorato solo nelle prime tavole e decorato con un buon bianco e nero nel proseguio della storia, come a voler richiamare quell'effetto temporale di immersione nel passato caro al mondo del cinema.
In sostanza ho trovato questo "La Porta di Sion" un ottimo volume. Non è di certo un capolavoro, ma è una bella storia che si fa leggere e fa riflettere. Voglio anche sottolineare il rapporto qualità/prezzo: bella carta, ottima legatura, copertina cartonata di notevole spessore e fattura, il tutto ad un costo con il quale quasi non si comprano altri fumetti meno belli e soprattutto meno curati. Un plauso anche alle Edizioni BD, quindi. Soldi ben spesi, e di questi tempi non è poco.

giovedì 4 marzo 2010

L'Arte di Carnevale


E' uscito, per i tipi della Edizioni BD, un nuovo volume della serie "Icon" dedicato a Massimo Carnevale (176 pp. colore, brossurato, 20 €), uno dei più grandi artisti del fumetto e soprattutto dell'illustrazione al mondo.
A partire dalla copertine dei settimanali LancioStory e Skorpio, per proseguire con le cover di John Doe, fino ai lavori per Northlander, il tratto inconfondibile di Carnevale si è fatto strada, emergendo ben al di sopra degli altri.
Dopo gli inizi, alla fine degli anni 80 con esperienze su riviste come Cioè, Dolly e Issimo, Carnevale approda all'Eura Editoriale, e da li inizia a sfornare una infinita serie di meravigliose copertine per le pubblicazioni della casa editrice, dove ha curato anche la caratterizzazione di uno dei suoi maggiori successi, John Doe. Nel 2004 approda negli Stati Uniti alla DC Comics, per la quale illustra le cover di "Y the last man" e "Northlanders". Ultimamente ha disegnato le tavole di uno dei più riusciti (e discussi) Dylan Dog, quel "Mater Morbi" scritto da Roberto Recchioni.
Nel volume, uscito in occasione di Lucca Comics 2009, si ripercorre la storia e la crescita di Carnevale grazie alla riproduzione delle sue illustrazioni per le varie copertine prodotte, e si nota come il suo tratto e il modo di dare vita ai disegni con i colori si affini e cresca con il passare del tempo, ed il maturare dell'artista.
Una maturazione che lo ha portato oggi ad essere considerato uno dei massimi illustratori in circolazione, come anche Brian Vaughan afferma in quarta di copertina: "Massimo Carnevale non è solo il miglior illustratore di fumetti sulla piazza, la è anche uno dei migliori illustratori contemporanei in assoluto. Nessun altro ha la sua capacità di raccontare un'intera storia con una singola immagine."
Il volume è completato anche dalla pubblicazione di alcune tavole di fumetti da lui disegnati, oltre che da vari schizzi dai quali si può capire perfettamente come Carnevale sia capace di usare matite e colori per creare non semplici illustrazioni, ma veri e propri capolavori.
Il nome di Massimo Carnevale si va dunque ad affiancare a quelli degli altri artisti pubblicati nella serie Icon, ossia personaggi quali Jim Lee e Brian Bolland.
E scusate se è poco...

venerdì 19 febbraio 2010

La guerra di Ennis


Voglio segnalarvi il volume "War Stories" (Planeta De Agostini, cartonato, 480 pagine a colori, 35 €), ennesima fatica di Garth Ennis. Otto storie d'armi ambientate durante la Seconda Guerra Mondiale (tranne una, sulla Guerra Civile Spagnola) che parlano nel consueto modo crudo e sanguinoso tipico di questo autore dei fatti, non veri ma sicuramente verosimili, accaduti alle persone che si trovarono a combattere su entrambi i fronti.

Disegnati da uno staff di artisti di fiducia di Ennis quali John Higgins (Hellblazer), Dave Gibbons (Watchmen), David Lloyd (V for Vendetta) e Carlos Ezquerra (Judge Dredd) i vari episodi sono stati pubblicati negli Stati Uniti dalla Vertigo in due albi da quattro storie ciascuno, mentre da noi la Planeta li ha riuniti in una unica uscita, arricchita dalle note a fine volume dello stesso Ennis.
Io li ho trovati belli, qualcuno più degli altri (la storia ambientata in Italia mi è particolarmente piaciuta), e comunque nel complesso si tratta di storie che vanno oltre la descrizione dell'atto in se ma scavano dentro i personaggi e ci mostrano la guerra per quello che è e per come viene vissuta da chi si trova a doverla subire.
Un acquisto consigliato.

mercoledì 20 gennaio 2010

Ancora una collaborazione


Ancora una volta gli amici di Collezioneggio hanno avuto la bontà di pubblicare sul loro splendido sito un articolo a mia firma, questa volta dedicato ai 50 anni di vita di Asterix e compagnia.
Se siete interessati lo trovate qui.

martedì 12 gennaio 2010

Guerra di fantasia, ma non troppo


Grazie alle festività natalizie ed all'aumentato tempo da poter dedicare alla lettura, la torre dei leggendi si è abbassata di una buona misura. Insieme allo scampato pericolo di crollo la cosa mi ha regalato la lettura di alcuni ottimi fumetti, e tra di questi voglio segnalarvi la serie DMZ, pubblicata negli States dalla DC Comics sotto l'etichetta "adulta" Vertigo, e distribuita in Italia dalla Planeta De Agostini.
DMZ sta per "Demilitarized Zone", ossia una sorta di terra di nessuno.
Brian Wood immagina in questo fumetto che gli Stati Uniti siano alle prese con la seconda Guerra Civile, esplosa tra il governo e una nutrita parte della popolazione, coalizzatasi contro i propri governanti accusati di aver trascurato la propria Nazione per tener dietro alle guerre ed ai conseguenti affari economici che come "poliziotti del mondo" hanno perseguito un po' ovunque. Conseguenza di questa situazione è una vera e propria guerra civile, che nel fumetto viene ambientata in una Manhattan trasformata in una zona di guerra che vede opporsi le due fazioni in una lotta senza esclusione di colpi, un susseguirsi di azioni e reazioni feroci e sanguinose.
In un racconto che dietro la guerra di fantasia cela neanche troppo velatamente i conflitti sociali e le tensioni realmente palpabili negli States di oggi, la scelta di ambientare il tutto in una Manhattan trasformata in una unica Ground Zero è fortemente evocativa del crollo della certezza dell'intoccabilità che aveva cullato gli USA per tanto tempo, ma che qui trasforma il nemico da esterno alla nazione in una parte della stessa, accecata dal profitto e dalla bramosia di potere.
La contrapposizione tra gli Stati Uniti d'America e gli Stati Liberi d'America è descritta da un giornalista free-lance che ha scelto di vivere il suo personale Ground Zero per poter raccontare la verità. E questa è un altra delle chiavi di lettura dell'opera, quella della richiesta pressante di un giornalismo come mezzo per la testimonianza della verità, con il giornalista non schierato ma assolutamente fedele nella descrizione dell'avvenimento accaduto. E i protagonisti di questo fumetto che si muovono sullo sfondo di una guerra di fantasia rappresentando i problemi reali di una nazione tra obblighi morali, ricerca del profitto e ragioni di Stato sono la testimonianza e la denuncia dei problemi quotidiani che gli Stati Uniti rischiano di perdere di vista, correndo il rischio di ritrovarsi un giorno davanti ad una situazione non troppo lontana da quella narrata, anche se magari esplicitata in modo diverso. Devo dire che tra l'altro trovo tristemente deprimente il parallelismo tra molte delle denuncie qui descritte verso la società americana e la situazione di casa nostra, a testimonianza che da una parte tutto il mondo è paese, e dall'altra che un certo modo di fare politica e perseguire un modello economico e sociale comporta gli stessi rischi, in qualsiasi nazione si pongano in essere.
Efficacemente illustrata dai disegni dell'italianissimo Riccardo Burchielli la serie è arrivata attualmente in Italia al sesto numero (ogni fascicolo raccoglie un ciclo di storie pubblicate negli States), e la tesione narrativa è sempre alta, senza tentennamenti, sempre efficace e interessante.
Il mio consiglio è di procurarsi i fumetti e trovare un po' di tempo per leggerli, e un altro poco di tempo per rifletterci su.