martedì 10 novembre 2009

Le X-(wo)Men di Manara e Claremont


Ossia Quando due Maestri si incontrano producono... un flop.
Annunciato come l'Evento dell'anno sull'ultimo numero di Anteprima, il fumetto (X-MEN - RAGAZZE IN FUGA, Panini Comics, 68 pp. 12,00 €) scritto da Claremont e disegnato da Manara è finalmente arrivato sugli scaffali delle fumetterie, in una elengante veste cartonata di grande formato. 48 pagine in bianco e nero (l'edizione a colori è prevista per il 2010) con un insieme di redazionali che servono a magnificare il tutto.
Essendo io un grande fan di Milo, e un discreto appassionato di supereroistica (nonché facile a cedere alle grazie muliebri), affascinato dal disegno in copertina mi sono appropriato di una copia dell'evento, e l'ho posto in cima alla pila dei leggendi.
Risultato... mediocre. La storia, scritta da Claremont espressamente per le possibilità grafiche di Manara, si poggia su un plot farinoso, un'avventura riservata alle sole componenti femminili degli X-Men dove queste perdono i poteri, e devono cavarsela con le sole forze fisiche e l'intelligenza. Il meccanismo purtroppo non gira, molte cose non si capiscono o sono forzatamente piegate alla bisogna, e certi personaggi sono davvero poco credibili.
Per la parte grafica poi, che è la vera molla commerciale dell'operazione, ho sentimenti contrastanti. Adoro il segno grafico di Manara, trovo che abbia un modo di disegnare che rende sensuale anche una facciata di una palazzina di alloggi popolari, e anche in quest'albo non si smentisce. Le protagoniste sono sensualissime, in ogni vignetta sembrano sfilare, danzare, giocare a sedurre o a sedursi. Molte pose danno proprio l'idea di rapporti tra le protagoniste che vanno oltre l'amicizia ed il cameratismo. E in un fumetto erotico ci sarebbe stato benissimo, ma in un albo così? sembra che Miele e le altre eroine manariane siano state trasportate di peso in quelle tavole, tanto nei tratti somatici che nelle pose e situazioni.
E' strana questa sensazione contrastante data dal piacere del tratto di Milo, sicuramente splendido, e il riconoscere che con quella storia non c'entra nulla. Avrei preferito ad esempio che si fosse raccontato della vita privata delle eroine, magari. Di qualche avventura amorosa vissuta dietro le quinte dell'Istituto Xavier, o qualsiasi altra cosa, ma così non funzionano.
Insomma, un albo che può essere preso per completezza della collezione, o per godere comunque dei disegni di un Manara sicuramente in forma, o per la curiosità di capire come si possa fare flop pur essendo dei maestri riconosciuti nei propri settori.
Se si vuole comprare per godersi una storia, il mio consiglio è di spendere quei soldi in modo diverso. Ad esempio comprando Atomic Robo, sicuramente più valido, divertente e fresco.
Il dramma è che io già lo so che nel 2010 comprerò anche la versione a colori... ebbene si, lo ammetto, le donnine di Manara sono più forti del mio senso critico...

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