lunedì 26 settembre 2011

Addio Sergio



In questo anno orribile per il Fumetto dobbiamo purtroppo aggiungere ai tanti che ci hanno lasciato anche Sergio Bonelli, che oggi si è spento a 79 anni.
Quello che si può senza tema di smentita definire come uno dei Padri del Fumetto in Italia, così come lo conosciamo, è morto dopo una breve malattia. Lascia tra noi i suoi personaggi, un mondo fatto di nuvolette e di sogni che ci ha accompagnati per decenni, intere generazioni cresciute sviluppando la fantasia insieme a Tex, Zagor, Mister No, Nathan Never e tutti gli altri che Sergio ha contribuito a far nascere e crescere.
L'importanza della persona è così grande che non basterebbero un milione di parole per descriverla. 
Basta però dire una cosa: la sua mancanza si farà sentire, sia come persona che come addetto ai lavori.
Ora lo immaginiamo imbarcato sul Piper di Jerry Drake che sta sorvolando i cieli della sua amata Amazzonia, verso un'alba che ci vedrà domani un po' più poveri, nello spirito. Per noi continuerai a vivere nei tuoi personaggi, ma non sarà la stessa cosa.
Addio e grazie di tutto, Sergio.

venerdì 23 settembre 2011

Quando Rat-Man scrive un libro



Il libro per la verità l'ha scritto Leo Ortolani, il creatore di Rat-Man, ma si legge come se l'avesse scritto il personaggio. Un libro scritto con la leggerezza e l'ironia un po' perfida ed un po' ingenua che sono il segno distintivo di questo autore, e che se non fosse perché è scritto da lui ed ha delle vignette inedite, non dovrebbe neanche entrarci, con i fumetti.
Perché questo libro, "Due figlie ed altri animali feroci" (Sperling & Kupfer, 16,50 euro), parla di adozione internazionale. Ne parla dall'interno, perché Leo Ortolani e la sua consorte hanno avuto la ventura di imbarcarsi in una missione impossibile, che perfino il Rat-Man si sarebbe spaventato e tirato indietro. E ne sono usciti, e lui lo ha raccontato. Ha messo, nero su bianco, tutti i problemi, le ansie, i dolori e le speranze che un'avventura simile ti porta ad affrontare, per anni. Raccontandolo con la sua ironia e le sue facezie che però arrivano a segno, probabilmente anche più di quanto un saggio "serio" potrebbe fare, perché ti colgono impreparato, con la guardia abbassata, e mentre stai sogghignando ti ritrovi a pensare al dolore di certe situazioni, all'assurdo quotidiano che si affronta quando ci si imbarca in una situazione simile. 
Il libro scorre, veloce e spumeggiante, e ti ritrovi alla fine che sei contento di come sia andata a finire e se fosse Facebook cliccheresti su "mi piace", anche se poi ti piace il libro, e non l'odissea che chi vuole donare amore ad un bimbo si trova ad affrontare per poterlo fare. Questo no, non piace.
Però mi piace consigliarne la lettura, perché il libro è bello e merita. E mi piacerebbe che lo leggessere chi può fare qualcosa per cambiare le cose, perché ho sempre pensato che un bimbo stia meglio con dei genitori, anche se imperfetti, piuttosto che in un orfanotrofio. Magari Rat-Man può farcela in questa missione impossibile? chissà, lui sa fare tante cose...